Lettera del Parroco – Natale 2017

2017:  DUE ANNIVERSARI GIOIOSI

Cari fratelli e care sorelle in Cristo,

in questo anno particolare ci ha visto celebrare due anniversari luminosi di grande valenza religiosa. Sono i 600 anni dalla nascita del nostro santo patrono Nicolao della Flüe e i 100 anni dalle apparizioni della Vergine Maria ai pastorelli di Fatima, in Portogallo.

Ogni volta che Dio si manifesta la sua luce illumina quanto di bello c’è in noi e intorno a noi. Ma fa risaltare anche quanto c’è di male. Perciò questi due anniversari valgono anche come monito e invito a conversione.

Richiami alla retta coscienza e alla conversione

Cominciamo da san Nicolao. La sua vita fu un ammonimento continuo e un richiamo forte alla fedeltà  al Signore attraverso la preghiera, il silenzio e la penitenza. Sappiamo che Nicolao della Flüe fu anche giudice e in questa veste non esitò a votare in tribunale una volta contro un parroco, un’altra volta contro i responsabili di un monastero che esigevano tasse esose o non fondate. La sua intercessione che ottenne l’accordo di Stans garantendo la pace tra i cantoni svizzeri è pure un forte richiamo: la pace non è opera umana. E’ dono di Dio da implorare con umiltà  e perseveranza! L’Europa e il mondo si sono illusi lo scorso secolo che attraverso società  internazionali e alleanze militari o economiche si potesse garantire la pace permanente. La cronaca invece ci testimonia che ipocrisia, interessi finanziari, energetici, di potere geostrategico hanno continuato a provocare guerre sanguinose, distruzioni, esodi incalcolabili di profughi, disoccupazione, abbassamento dei salari, ingiustizie e disperazione. Il fatto che la maggioranza di questi eventi dolorosi siano avvenuti o si svolgano lontano da noi, ci da’ l’illusione che queste società  e alleanze siano efficaci. Ma guardando con occhio disincantato, mente vigile e sanamente critica, dobbiamo riconoscere che non lo sono. Anzi.

Maria a Fatima ha ricordato a tutto il mondo, attraverso pastorelli di una sperduta provincia di uno stato che fu grande, ma poi è diventato marginale a livello internazionale, che è il peccato la causa di ogni male nel mondo. Dio desidera solo il bene e la gioia per ciascuna delle sue creature. Ma quando queste si ribellano, si chiudono sui propri interessi, si allontanano da Lui con il peccato in tutte le sue forme, ecco che si fanno danno da sé stesse. E l’unica via per liberarsi dai mali e dai dolori è la fede che si apre alla Grazia e opera attraverso la conversione, la penitenza e la preghiera.

Umiltà invece di pretenziosa autosufficienza

Le apparizioni di Fatima coincisero con un evento triste e sanguinoso: la rivoluzione russa. In essa e nelle sue conseguenze politiche si dimostrò ancora una volta, come con la rivoluzione francese, che la volontà  di perseguire ideali di giustizia umana con le sole proprie forze, quindi con arroganza spirituale, finisce col produrre tanti dolori e nuove ingiustizie. Gli uomini che pretendono di instaurare da sé stessi in terra la società  perfetta falliscono e producono il contrario.

Solo piegando le ginocchia, battendo il proprio petto, e implorando perdono da Dio, si riesce ad intraprendere cammini fruttuosi di liberazione dalla menzogna, dagli errori e dai dolori.

Le testimonianze al proposito non mancano. Ma non fanno notizia da prima pagina. E in una società  dell’immagine globale questo le fa sembrare meno importanti.

Ecco però che lo Spirito santo e la santa Madre del cielo suscitano nelle coscienze di singoli e di popoli il desiderio della santità , desiderio di reale corrispondenza al volere di Dio. Il desiderio di non perdere il patrimonio di Grazia che arriva a noi come linfa dalle radici di fede della tradizione cristiana d’Europa.

Atti collettivi di consacrazione a Cristo per mezzo del Cuore Immacolato della Vergine Maria

In questo anno del centenario delle apparizioni della Vergine Maria a Fatima, in diverse nazioni, per iniziativa dei vescovi dell’intera nazione, o per sollecitazione dei fedeli stessi, sono stati compiuti atti pubblici di consacrazione al Cuore Immacolato della Vergine Maria.

Due Santi in particolare hanno in un certo modo anticipato l’invito della Vergine Maria trasmesso ai pastorelli. Sono San Luigi Maria Grignon di Montfort e san Massimiliano Kolbe.

Il primo approfondì e sviluppò la teologia e la spiritualità  mariana e incoraggiò la consacrazione totale a Cristo Gesù attraverso il Cuore Immacolato della Vergine Maria. San Massimiliano, con la promozione della Pia Unione della Milizia dell’Immacolata, condusse grandi schiere di devoti a consacrarsi a Cristo attraverso il Cuore di Maria.

Una via semplice ma feconda

San Nicola della Flüe aveva assimilato una spiritualità  intensamente trinitaria. Il Mistero di Dio Padre e Figlio e Spirito Santo lui lo contemplava attraverso quella tavola dei due cerchi con i sei raggi.

La sua preghiera quotidiana esprimeva poi il suo desiderio di totale appartenenza a Cristo.

Le preghiere di consacrazione a Cristo per mezzo del Cuore Immacolato della vergine Maria sono più elaborate. Ma esprimono lo stesso desiderio totalizzante che orienta la vita su di una via e verso una meta precisa.

L’esempio luminoso dei frutti di Grazia di questa consacrazione li vediamo risplendere nella vita di san Giovanni Paolo II. Ricordiamo tutti il suo motto episcopale e papale: TOTUS TUUS. La sua vita non fu certo ripiegata su sé stessa, chiusa in un devozionalismo timido e sterile. Al contrario, in lui come in san Massimiliano Kolbe la consacrazione a Cristo per mezzo del Cuore Immacolato di Maria è stato il segreto di una fecondità  di apostolato grandioso.

Via eletta per tempi confusi

Ecco mi sembra di poter riconoscere in questa via spirituale, grazie alla indicazione che ci viene da questi anniversari luminosi, una indicazione precisa per noi che viviamo in tempi di confusione e di decadimento generale della cultura, della politica, dell’economia, ecc. San Paolo ricorda agli Efesini che la nostra battaglia non è contro forze terrene, ma contro forze spirituali ostili. (v. Ef 6,12)

Per questo propongo un cammino di preparazione, per quanti lo desiderano, per poter compiere insieme nella festa dell’Immacolata, questo atto di consacrazione. Sarà una scelta personale, ma espressa comunitariamente. Che il Signore voglia benedire questa risposta ai suoi numerosi e preziosi richiami.

Maria, porta del Natale

Maria che ha accolto nel suo grembo e ha donato al mondo il Figlio di Dio, ci è maestra di accoglienza e docilità  a Colui che desidera abitare in mezzo a noi, per guidarci la dove saremo di casa con Lui.

Buon Natale a tutti. Don Paolo

9 dicembre 2017, parrocchiamassagno