LETTERA DEL PARROCO – QUARESIMA 2021

Cari Fratelli e Sorelle,

Nel perdurare della pandemia, pregare fiduciosamente.

Mi auguro che tutti, voi e i vostri cari, siate in salute, sia fisica che spirituale.

Viviamo ancora in una situazione di restrizioni della libertà e misure severe di prevenzione dei contagi. Sappiamo che sono state imposte nell’interesse della salute pubblica. Le seguiamo dunque in vista del fine per le quali sono state pensate. Ma possiamo augurarci che la situazione pandemica evolva positivamente e che queste misure possano essere allentate e poi revocate.

In quanto credenti continuiamo a pregare, perché l’onnipotenza divina, per l’intercessione della nostra protettrice, Maria, venerata col titolo di Madonna della Salute, dopo aver custodito la nostra Comunità parrocchiale, liberi tutti da questo virus! Che l’intercessione di Maria sia di aiuto alla guarigione per i malati, di conforto e incoraggiamento ai parenti, e porti luce alle menti di quanti operano nel campo sanitario e in quello amministrativo della Società Civile.

Sappiamo anche, in base alla Sacra Scrittura, che certe situazioni sono delle prove, che il Signore non risparmia al suo popolo, in vista della nostra conversione e crescita spirituale. Ci aiuti a leggerle attraverso la Sapienza, dono del suo Spirito.

Attraversare il deserto quaresimale per convertirci  

Queste due considerazioni, la prova delle condizioni presenti e l’intercessione della Vergine della Salute, ci collegano alla stagione liturgica che iniziamo con il sacro gesto delle CENERI: la Quaresima, tempo di preparazione a vivere il Mistero Pasquale di Gesù Cristo.

La Quaresima è un tempo di prova. Essa ci ricorda sia i quarant’anni dell’Esodo, quando il popolo di Israele visse nel deserto, che i quaranta giorni di Gesù, quando anch’Egli pregando e digiunando nel deserto, affrontò vittoriosamente il tentatore.

Il nostro Vescovo Valerio, al termine del ritiro spirituale per i sacerdoti, vissuto quest’anno attraverso un collegamento on line, ha citato un monaco e abate ortodosso, Matta el Miskin che parla della Quaresima come del tempo in cui si mette mano alla vanga e alla zappa per lavorare il campo e l’orto. La terra infatti è stata compattata dall’inverno e non può accogliere il seme, se non fosse intensamente lavorata. Così i nostri cuori: senza le opere quaresimali di penitenza resterebbero chiusi alla Parola di Dio, chiusi a Cristo Parola di Vita. Affrontiamo dunque con animo positivo la Quaresima. Impugniamo gli strumenti della penitenza per riaprire il nostro cuore al Mistero dell’Amore incondizionato di Dio. La passione e morte di Gesù Cristo infatti ci attestano in modo inequivocabile e definitivo che Dio è dalla parte della sua creatura. Egli non vuole la morte del peccatore, ma che si converta e viva (Ez 33,11). Conversione che non è opera nostra, sforzo individuale per diventare degni di amore. Ma è cambiamento di mentalità e di percorso, perché il cuore riscopre la gratuita immensità dell’amore divino che ci precede, di Dio che è Padre. Così il peccatore si lascia da Lui attrarre, e in Lui trova forza di un cammino nuovo.

La campagna annuale di Sacrificio Quaresimale

La campagna quaresimale di quest’anno Giustizia climatica. Adesso! mira da una parte ad incoraggiare cambiamenti di nostre abitudini dannose. E dall’altra a favorire lo sviluppo di colture tradizionali e preziose per l’equilibrio dei paesi troppo spesso sfruttati da compagnie multinazionali senza scrupoli. Una via molto concreta e pratica in cui, coordinati dalle Organizzazioni cristiane svizzere: Sacrifico Quaresimale, Pane per tutti, Essere solidali, i battezzati delle varie Chiese riescono a concretizzare ed attualizzare il cammino di conversione spirituale.

L’amore cristiano sa trasformare il dolore in offerta

In questo anno di limitazione dei contatti, molti sono caduti nella tristezza e nella depressione. Noi credenti, ci esorta il Vescovo nella sua lettera pastorale Ripartire dal cuore, possiamo testimoniare la speranza cristiana. La certezza che in ogni situazione non siamo abbandonati dall’amore di Dio Padre. La certezza che, come Gesù, sorretti dal suo Spirito, possiamo trasformare le fatiche e le sofferenze in una offerta di amore, un dono che salva il mondo dal male e dalla morte. Approfittiamo di questa Quaresima per riscoprire, gustare maggiormente, il fatto di essere figli amati da Dio. E di tornare ad imparare l’autentico spirito eucaristico, quello di unirsi all’offerta che Gesù fa di sé al Padre, per amore di Lui e dei fratelli. Offerta che salva efficacemente, perché lo Spirito Santo unisce anche l’anziano infermo nel suo letto col mondo intero!

La Novena Penitenziale: gesto di fede che apre alla Grazia

A Massagno il gesto  della Novena Penitenziale è un atto di fede di popolo. Nasce dalla consapevolezza di essere fragili, non autosufficienti, di essere radicalmente dipendenti da Dio. Coscienza accompagnata dalla certezza che, nella sua Provvidenza, Dio Padre ha affidato alla Vergine Maria la missione di avvocata e mediatrice di Grazie per il popolo fedele. Come a Cana, Maria segnala le nostre necessità al Figlio Divino. Poi ci incoraggia alla obbedienza alla sua Parola. Durante la Novena i fedeli di Massagno si rivolgono con tutto il cuore a Maria, elevando davanti alla sua immagine miracolosa (la coroncina d’oro è posta alle immagini di Maria, dopo che le Autorità diocesane hanno potuto accertare le grazie ottenute) l’inno e la supplica in favore di tutti i malati nel corpo e nello spirito. E si mettono per nove giorni di fila in ascolto attento e docile alla Parola della Scrittura. Le grazie ottenute non sono segno di favoritismi da parte di Dio. Ma del suo sommo rispetto della libertà umana. Dio i suoi doni li offre. Ne gioiscono quanti li richiedono. “Il Signore è vicino a chi lo invoca” recitava il versetto del salmo responsoriale nella XXVa domenica del Tempo Ordinario, IIIa di settembre, Festa federale di ringraziamento, quando abbiamo elevato un atto pubblico di ringraziamento a Dio per l’efficace intercessione di Maria. La pandemia infatti a Massagno non ha colpito così duramente come altrove. Deo Gratias!

Adattamenti necessari

Quest’anno ci troviamo dalle normative a dover trovare adattamenti per poter adempiere il voto dei nostri antenati. Il primo è quello di posticipare la Novena, iniziando il sabato 20 marzo. Poi dovremo prevedere di svolgere le s. Messa e i Vespri in chiesa di s. Lucia. Speriamo che allora le normative ci consentano di scendere in processione fino alla chiesetta, per poter elevare almeno la supplica di fronte alla cara immagine della Madonna della Salute. Se purtroppo le normative dovessero restare severe, ho chiesto a mons. Vescovo, a titolo di cautela, la Dispensa dalla Forma per l’adempimento del Voto dei nostri antenati. Così il voto e la tradizione non saranno interrotti.

Vertice della Quaresima: la Pasqua!

Carissimi fratelli e sorelle, la Quaresima è Tempo favorevole per la riconciliazione con Dio Padre per mezzo di Gesù (cfr IIa lettura del Mercoledì delle Ceneri, 2 Cor 5,20-6,2). Prima della Pandemia eravamo costantemente in corsa, tutti proiettati a “fare” e ad “apparire”. Come cristiani possiamo cogliere nelle restrizioni imposte, la limitazione dei contatti e degli spostamenti, un’occasione di fare quello che ogni Quaresima ci invita a fare: ritirarci nel segreto per scendere nel cuore (= biblicamente il centro della persona) e lì riscoprire lo sguardo discreto del Padre (Vangelo delle Ceneri, Mt 6,1-6.16-18), per riscoprirci figli e figlie amati. Amore divino che non potrà mai tollerare la nostra morte. Né quella del peccato, offrendoci il pentimento e la grazia del perdono. Né quella del corpo, aprendoci le porte della risurrezione.

Cari fratelli e sorelle, buon cammino quaresimale! Cammino per diventare cristiani più autentici, aperti alla speranza fondata sulla fedeltà di Dio, proiettati sempre verso la Pasqua di vita nuova!

Vostro don Paolo

21 febbraio 2021, parrocchiamassagno